Tumori Cutanei
Tumori Cutanei
I più frequenti sono rappresentati dall’epitelioma basocellulare di cui esistono numerose varietà e dal carcinoma spinocellulare. La terapia elettiva è rappresentata dall’asportazione chirurgica che consente poi di praticare l’esame istologico. Presidi terapeutici alternativi sono rappresentati dalla crioterapia, dalla elettrocoagulazione e dal laser CO2.
Nei
I nei sono macchie della pelle dovute all’accumulo di melanociti, le cellule che producono la melanina, cioè il pigmento responsabile del colore della pelle e dell’abbronzatura. Soprattutto dopo la stagione estiva è importante il controllo dei nei cutanei e mucosi onde evitare la trasformazione dei nei in melanoma, tumore di notevole gravità.
All’esame clinico fondamentale è la regola dell’A-B-C-D-E dove:
- A = asimmetria morfologica;
- B = bordi irregolari;
- C = colorito irregolare;
- D = diametro superiore a 6 mm;
- E = elevazione.
È importante praticare la dermoscopia. Tale metodica consente di esaminare gli strati cutanei superficiali fino ed oltre la giunzione dermo - epidermica. L’osservazione viene effettuata applicando sulla cute un sottile strato di olio e utilizzando un microscopio manuale. L’ingrandimento di questi strumenti varia da 6 a 40 volte e talora fino a 100. La dermoscopia rappresenta un nuovo livello di indagine che si inserisce tra l’esame clinico e l’esame istologico per la diagnosi differenziale delle lesioni pigmentate. Sulla base dei criteri morfologici è possibile distinguere se una lesione pigmentata è di tipo melanocitaria o non melanocitaria ed anche valutare la sua benignità o malignità.
Nevo di Clark
Il nevo di Clark è il neo più comume di neo melanocitico. Si presenta all’esame clinico di colorito marrone, di forma asimmetrica, a bordi irregolari. Si localizza al tronco e agli arti, ma anche sulle natiche e sulle superfici plantari. Gli aspetti dermoscopici sono rappresentati dal reticolo pigmentario, pigmentazione omogenea, globuli regolari, ipopigmentazione o iperpigmentazione multifocale che conferiscono al reticolo un aspetto irregolare.
I Nevi di Spitz e Reed
Il nevo di Spitz è una lesione papulosa, di colorito rossastro, di piccole dimensioni, che insorge nell’infanzia e si localizza principalmente al viso. Nel nevo di Spitz la dermoscopia mette in evidenza una zona periferica più intensamente pigmentata dove sono presenti pseudopodi regolarmente distribuiti su tutto il margine della lesione. Il Nevo di Reed si presenta clinicamente come una papula di piccole dimensioni, di colorito marrone o nerastro.
Nevo Blu
Il nevo blu si presenta come una lesione papulosa, lievemente rilevata, a superficie liscia di colorito blu-nerastro. Importante l’aspetto dermoscopico per l’assenza di reticolo pigmentato e per la presenza di una pigmentazione blu grigiastra omogenea su tutta la lesione.
Cheratosi Seborroica
La cheratosi seborroica è il più frequente tumore epiteliale benigno caratterizzato da una placca di piccole dimensioni, leggermente rilevata, di colorito bruno che con il tempo diventa gialla-grigiastra, marrone o nero ed ha una superficie verrucosa. Difficile la diagnosi differenziale con i nei e il melanoma. Sono fondamentali gli aspetti dermoscopici per confermare la diagnosi: assenza di reticolo, presenza di pseudocisti cornee e di sbocchi similcomedonici.
Il Melanoma
Il melanoma è una neoplasia altamente maligna costituita dalla proliferazione di melanociti atipici dell’epidermide.
Il melanoma in situ e quello inizialmente invasivo sono lesioni di piccole dimensioni, maculari o leggermente palpabili, di forma asimmetrica con bordi irregolari e pigmentazione variabile dal rosa al marrone nerastro.
Il melanoma invasivo si presenta come una formazione papulosa o nodulare, a volte ulcerata, mostra differenti tonalità di pigmento dal marrone al nero, talvolta anche aree bianco rossastre o bluastre.
L’aspetto dermoscopico è rappresentato da un polimorfismo di caratteri presenti contemporaneamente o solo in parte della lesione. La diagnosi precoce è importante per salvare la vita del paziente. È importante riconoscere in tempo le lesioni sospette per procedere all’asportazione o per monitorarle nel tempo con controlli dermoscopici. Questi consentono il monitoraggio della lesione grazie ad un’accurata documentazione fotografica.